La Storia del Club

La gloriosa storia del Tennis Club Padova inizia, circa, con la nascita del nostro sport. La prima affiliazione alla FIT è appunto nel 1912. Fin dagli albori il Circolo mantiene sempre il suo stile caratteristico: sobrietà ed eleganza pervadono la centenaria storia del Ti Ci Padova. Dalla sua fondazione fino al 1925 la sede è il circolo ufficiali in Prato della Valle; dal 1925 al 2010 (85 anni) il Ti Ci si trasferisce nella storica location di via Goito, ed ora risiede in via Bainsizza a due passi dal centro. Dal primo istante i colori sociali sono il bianco, il rosso e l'azzurro. La prima sede, presso il circolo ufficiale, è costituita da due campi vicino ad una chiesetta all'ex Foro Boario. Il vero fondatore e primo presidente è, all'epoca, Leone Romanin Jacur che, con l'aiuto di Beppino Soster, Francesco Santini, Gastone Treves inizia a diffondere questo nuovo sport tra l'aristocrazia ed i giovani universitari. Alla fine della prima guerra mondiale, iniziano le prime accese sfide con i triestini del famoso Truden e, all'aumentare dei soci (Facchinetti, Bonacossi, Rovelli), il presidente decide di costruire una sede degna del nome del Ti Ci, sempre più famoso in ambito nazionale. Nel 1925 vengono inaugurati i quattro campi in via Goito, sede che rimane attiva per 85 anni. I meriti sportivi per il circolo aumentano e nel 1933-34 il Ti Ci si aggiudica la Coppa Facchinetti.

 

La sede rimane invariata fino al 1936, anno della costruzione della palazzina in muratura che va a sostituire la baracca in legno, che fungeva da spogliatoio. Romanin rimane presidente fino al 4 giugno 1938, giorno della prematura scomparsa. La presidenza va a Lullo Facchinetti. In quel periodo gioca per il Ti Ci Nino Caniato, prima categoria che disputa anche un incontro di Coppa Davis. Uno dei più prestigiosi giocatori che il Ti Ci abbia mai avuto. Sono questi anni duri e tragici: la guerra e i bombardamenti incombono. Proprio in questo periodo (1943) viene a mancare il presidente Lullo Facchinetti. La devastante guerra si ripercuote anche sul nostro circolo: i campi rimangono incolti per diversi anni. Nel 1946 si organizza una riunione a casa di Francesco Ferri per ricostruire la nuova società. Viene nominato presidente Iginio Kofler, salvando così il circolo dalle mani degli inglesi. In questo periodo si abbandona progressivamente il classico vestiario bianco da tennis, da sempre segno distintivo del nostro sport. L'eleganza muta, ma non sparisce e il Ti Ci rimane inappuntabile anche in questo senso.

 

Il Tennis Club Padova risorge dalle ceneri e riacquista vigore con nuovi soci (Dal Soglio, Cavagnis, Pesavento, Costacurta, Baso). In questi anni si alternano i presidenti: nel 1954 lascia Kofler e gli succede Manuel Romanin. Dal 1957 al 1961 presidente è Alberto Bettin, grande esperto e conoscitore di tennis (famosa è la battuta che fece al torneo Targhe Volpi quando, vedendo un giovane mancino giocare, esclamò "questo da grande sarà imbattibile", il giovane era Rod Laver). Nel 1971 è il turno di Mario Costacurta e successivamente di Giorgio De Benedetti fino al 1974. Sono questi anni di enormi mutamenti per il tennis: le racchette subiscono un'enorme evoluzione, dal legno al metallo, aumentano praticanti e competizioni individuali e a squadre; al classico bianco si affacciano le prime tinte pastello. Nel 1972, l'anno dell'elezione di De Benedetti come presidente, le sorelle Libondi, Santinello e Melloni arrivano terze nella prestigiosa coppa Bellegarde. In campo maschile Benini, Ciralli, Silvestrini Cavagnis e Santinello vincono il Criterium regionale allievi. Questi giovani talenti sono sapientemente forgiati dalle mani esperte di Luciano Borghi. Bolognese trasferitosi a Padova, vincitore del Bonfiglio, rappresenta per il Ti Ci un'epoca di grandi successi giovanili. Al suo arrivo di giovani non ce ne sono molti in via Goito. Nel giro di 3-4 anni viene istituita una vera scuola tennis ed i risultati non tardano ad arrivare. Cavazzana, Santinello, Ciralli, Cavagnis Silvestrini, Gianni ed Alberto Potti sono solo alcuni dei talenti sfornati dal maestro Luciano. Il capolavoro di Borghi avviene nel 1971 con la vittoria di Benini e il secondo posto della Santinello nella Coppa Porro Lambertenghi. Borghi resta al Ti Ci Padova fino al 1973: anno in cui le squadre di seconda categoria maschile e femminile raggiungono entrambe i quarti di finale nazionali. Lo stesso anno Janna e Cetera vincono la Coppa Dolcetta. Il tennis di via Goito diventa sempre più popolare ed un tifo quasi calcistico anima le sfide più accese. Nel '74 bis della Coppa Dolcetta ed una finale nazionale del Facchinetti, per i ragazzi del Tennis Club. L'anno successivo il Ti Ci vince la Coppa Veneto indoor e alla guida del circolo sale Franco Tagliapietra; con lui inizia la ristrutturazione del circolo. Via il pergolato e i tavoli da ping pong in cemento, via i sassi e l'accesso auto da via Goito, due nuovi campi da tennis, piscina, nuovi spogliatoi, sauna, sala da pranzo e da gioco. In quell'anno va in pensione una vera icona del Tennis Club: Albino Rebeccato. Uomo dei campi per un'eternità ma non solo, amico di tutti e personaggio storico del Ti Ci. Un pezzo di storia del nostro amato circolo. La nuova sede viene inaugurata nel 1976, in quest'anno la squadra del Facchinetti giunge seconda in Italia dietro ai lombardi del Giussano. Il dream team è composto da Merlo, Giancola, Piubello, Sonnino, Granzotto, Lazzari, Ciralli, Bortolon e Baccaglini.

 

Alla guida del circolo passa Maurizio Menegazzi. Questo è un altro periodo luminoso per il nostro circolo: arriva a Padova un giovane bergamasco, prima categoria e dotato di grande talento: Gigi Signorini. Tra la fine degli anni settanta e ottanta parecchi giovani di talento popolano il Tennis Club: Carminati, Scapolo, Mandarà, Lago, Fornaro. Il lavoro di Signorini da i suoi frutti.

 

Nel 1977 si disputata sui rossi campi di Via Goito un torneo internazionale di prima categoria. Nello stesso anno arriviamo terzi nella finale di Coppa Italia ad Arezzo con Morassutti, Janna, Cetera, Accordi, Luciani e Martina. Nel '78 ancora grande tennis anima il Tennis Club con la vittoria di Zugarelli nel Master Lotto Spalding. Il presidente è Mario Minozzi. L'anno successivo il Ti Ci Padova ospita il Master Enrico Tagliapietra, torneo nazionale under 18. Nel 1980 Roberto Carminati vince il titolo regionale, Santinello e Beccherucci trionfano in Coppa Italia Femminile. Montanari, De Gasperi e Costacurta vincono la Serie B regionale femminile per il secondo anno consecutivo. L'81 è l'anno dello scudetto con la Coppa Italia Maschile vinta da Ciralli, Martina, Cortivo, Bortolon, Merlo, Rizzo e Cetera. Nel 1982 alla guida del circolo passa Domenico Rizzo, il tennis giovanile regala grandi soddisfazioni per i colori del Ti Ci.

 

Nel 1986 viene rieletto Franco Tagliapietra e nell'88 è il turno di Sandro Martina e del rilancio d'immagine e risanamento economico del circolo. In campo tecnico dopo l'era Signorini arriva Maurizio Pavia e la scuola addestramento tennis torna a crescere di anno in anno. Nel 1992 torna alla ribalta la Coppa Italia Maschile con il secondo posto regionale. In squadra Martini, Giancola, Ciralli, Alberto e Gianni Potti e Galante. L'anno successivo le maggiori soddisfazioni arrivano ancora dalla Coppa Italia. Il Ti Ci riesce a qualificare due delle prime quattro squadre del Veneto. I protagonisti sono: Ciotti, Ciralli, Galante, Giancola, Martini, Mutto, Alberto e Gianni Potti e Turri. Sempre in quest'anno il presidente è Giorgio Borsetto, vengono aperte le porte ai giovani e ad una rinnovata attività agonistica.

 

Sulle ali di questo rilancio il Ti Ci torna a disputare la Serie A1 nel 2000. Un nuovo team di maestri è alla guida del circolo: Mauro Meneghini, Enrico Bettini e Andrea Mantegazza; coadiuvati da Paolo Bardessa, Arnaldo Oboe, Andrea Spolaore e Gigi Signorini. Le vittorie in ambito giovanile aumentano a dismisura. Otto titoli regionali nel '99 e terzo posto nell'Under 12 a squadre nazionale con Viola, Garbin e Potti. Nel 2001 Matteo Viola, seguito da Mantegazza, entra stabilmente in nazionale Under 14 con ottimi risultati in Italia e all'estero. Sempre nel 2001 vengono vinti quattro titoli regionali e, ad Aprile, torna il grande tennis in via Goito con l'Open da 7000 dollari. Nel decennio '93-'03 sono vinti, dal Ti Ci, ben 34 campionati a squadre e individuali, una vera piacevole dittatura. Il 2003 si ricorda come uno degli anni d'oro con la vittoria in un solo anno di tre scudetti tricolore: l'Under 16 con Viola, De Simon, Marfia e Zani. Quello individuale di De Simon nell'Under 16 e la vittoria del doppio proprio con protagonisti De Simon e Viola. A Novembre, prima di lasciare il posto a Giacomo Cavagnis, Borsetto regala al Ti Ci il Future ATF da 15000. Oggi Viola è stabile tra la centesima e centocinquantesima posizione del ranking mondiale anche se non veste più i colori del Ti Ci. L'anno successivo il Tennis Club torna a gareggiare in A2 e l'Under 16 vince il titolo regionale e raggiunge i quarti di finale nazionali. Tra il 2005 ed il 2010 continuano i successi a livello giovanile e Over con Alberto Potti presidente del circolo. Siamo alla fine del 2010 e i lavori in via Bainsizza stanno giungendo al termine, la vecchia sede ha fatto il suo tempo, servono più spazi e nuove strutture. Lo stile del Ti Ci rimane sempre una costante; la nuova sede lo trasforma in un circolo moderno, ma sempre rispettoso della sua centenaria storia. L'incremento dei soci è notevole, da 200 a quasi 500. Come data di passaggio dalla vecchia alla nuova sede possiamo prendere la fine del mandato di Alberto Potti ed il ritorno di Sandro Martina, il 29 Settembre 2010. Dieci campi in terra, quattro in Greenset sotto struttura fissa, enorme piscina con acqua a pelo d'erba, 31mila metri quadrati di parco vicino a 15mila di verde pubblico, bella e grande Club House con terrazza, ristorante, sala bridge, burraco e biliardo; anche i più scettici si sono dovuti ricredere di fronte alla bellezza della nuova sede. Nel 2011 il Ti Ci torna a vincere con l'Over 60 e partecipa alla Serie B Maschile. Il 2012 può essere definito come l'anno del consolidamento della nuova sede e della nascita di una nuova organizzazione, diretta da Umberto Bressan. Acquisto prestigioso della nuova direzione è un grande tennista italiano ed ex Davis man: Omar Camporese, in veste di direttore tecnico del circolo con l'obiettivo di ricostruire quel vivaio di ragazzi da sempre peculiarità del Ti Ci. Al suo fianco esperti maestri e collaboratori, oltre a circa 300 ragazzi che rendono la SAT la più grande di Padova. In onore del suo centesimo compleanno, nel 2012, il circolo debutta nel Centenary Tennis Club (elitario Club dei circoli centenari). Incoraggiante l'esordio nonostante la manifestazione sia amatoriale: vittoria del girone europeo qualificazione per le final 4 in programma il prossimo anno; battendo tra gli altri il Dublino e il Real Club di Barcellona (fondatore del CTC).

 

Il Ti Ci ha saputo regalare, dal primo istante, emozioni incontrollabili nel corso della sua storia fatta di uomini, sedi prestigiose ed aspre battaglie sul campo, vivendo periodi lieti e tempestosi. Ora è un circolo moderno ed adeguato ai tempi mutati ma sempre rispettoso della sua centenaria storia.

 

Noi tutti siamo fieri di poter esserne considerati una piccola parte.

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